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Il virus rialza la testa in Calabria e spaventa i servizi sanitari

Il tasso di occupazione ospedaliera, almeno per adesso, rimane sotto controllo

Torna a salire il tasso di ospedalizzazione e aumentano gli accessi nelle strutture sanitarie di pazienti con sintomi

Un nuovo slancio del virus riporta la contabilità in Calabria sopra le quattrocento diagnosi (i casi di giornata sono esattamente 423). Una vampata che incide anche su un aumento della pressione assistenziale che era stata, in verità, segnalata dai saggi del Ministero della Salute nell’ultimo monitoraggio. Nel bollettino regionale figurano 12 ricoverati in più in area medica e uno solo (frutto di due nuovi ingressi e una dimissione) in terapia intensiva. Complessivamente, però, il tasso di occupazione ospedaliera, almeno per adesso, rimane sotto controllo con valori (13,8% in rianimazione e 27,5% in degenza) ancora lontani dalle soglie critiche stabilite dal Ministero (30% in area critica e 40% in area non critica). Il Covid, con questo suo lungo calpestio, si prepara a rovesciare nuovamente le fondamenta del mondo calabrese scoperchiando le debolezze di un sistema salute con un piano vaccinazioni ancora da inventare.

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