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Le università calabresi formeranno i medici-ingegneri

Il Coruc dovrebbe riunirsi e deliberare tra il 12 e il 13 gennaio.  Il progetto è già stato illustrato alle parti sociali nelle scorse settimane e potrebbe diventare operativo in tempi relativamente brevi

Arrivano i... medici-ingegneri. Il progetto procede spedito e la Calabria sembra  essere davvero destinata a ospitare uno dei corsi di laurea più moderni e avveniristici del Paese. Un corso di studi che prevede l’impegno contestuale della facoltà di Medicina dell’università “Magna Graecia” di Catanzaro e quella di Ingegneria del campus di Cosenza-Rende. I senati accademici dei due atenei hanno infatti approvato il progetto, che dovrà adesso passare al vaglio del Coruc  - l’acronimo rivela l’esistenza del Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi - e, successivamente, del ministero dell’Università e della Ricerca scientifica. Il Coruc dovrebbe riunirsi e deliberare tra il 12 e il 13 gennaio.  Il progetto è già stato illustrato alle parti sociali nelle scorse settimane e potrebbe diventare operativo in tempi relativamente brevi.

Superati gli antichi campanilismi

Si guarda concretamente al futuro degli studenti, le due università potranno offrire ai loro iscritti una opportunità di altissimo livello formativo capace pure d’incidere sulla mai bloccata migrazione dei giovani verso altri centri formativi della Penisola. Il merito è tutto da scrivere all’opera dei rettori Nicola Leone dell’Unical e Giovambattista De Sarro della Magna Graecia, convinti sostenitori dell’innovativa proposta accademica.  E un merito ineludibile va pure dato al professore Sebastiano Andò, direttore del Centro sanitario di Arcavacata, che da anni si batte per il raggiungimento di una concreta collaborazione in campo medico tra gli atenei calabresi. Ma perché è così importante questo nuovo corso di studi? Semplice, perché la diagnostica medica moderna, la stessa chirurgia, sono caratterizzate dall’utilizzo di apparecchiature che impongono una preparazione multidisciplinare. Una preparazione che verrà adesso garantita dal programma di studi che le due sedi accademiche si apprestano a varare.

Scienze infermieristiche

La collaborazione tra le università era già stata avviata nel settore delle Scienze infermieristiche due anni fa. Ora, naturalmente, si rafforza con un obiettivo ancora più importante. Proprio recentemente l’Unical ha sviluppato, in accordo con il Politecnico di Milano, un sistema di telechirurgia che consente di comandare un robot chirurgico da una distanza di circa 20 metri (in perfetta sicurezza Covid) e di eseguire con successo interventi di elevata precisione in modo mini-invasivo. I chirurghi operano da remoto con l’ausilio di un visore 3D e di opportuni manipolatori che si muovono nello spazio, rispondendo docilmente ai comandi. In Calabria è in netta crescita la richiesta degli studenti di accedere alle facoltà di Medicina ed appare evidente che la rapida evoluzione che riguarda la sanità, sempre più influenzata dalle nuove tecnologie, richiede medici nuovi, che padroneggino metodi e strumenti di data science e intelligenza artificiale. Sia De Sarro che Leone conoscono le immense possibilità che la scienza moderna offre e, dunque, intendono offrire alle loro rispettive sedi accademiche la possibilità di accedervi stabilmente. Dunque, ciò che dieci anni fa poteva apparire assolutamente utopico sta, adesso, per diventare concreta realtà.

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