Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, e gli assessori Gianluca Gallo, Fausto Orsomarso e Francesco Talarico hanno incontrato oggi, nella Cittadella “Jole Santelli”, il commissario alla Sanità, Guido Longo, per discutere nel merito della vicenda relativa alla clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro.
Spirlì: "Calabria non può rinunciare a quest'eccellenza"
«Tutto quello che sta accadendo in questi giorni intorno a questa vera eccellenza della sanità calabrese ci preoccupa, ma siamo convinti che le continue interlocuzioni istituzionali serviranno a sbloccare quanto prima una vicenda controversa», dichiara il presidente Spirlì al termine della riunione.
«Ferma restando la necessità di fare chiarezza sulla parte amministrativa – aggiunge –, rimane il fatto che la clinica Sant’Anna è un polo sanitario importantissimo e al quale la Calabria non può rinunciare. Troveremo il modo per risolvere questo gravissimo problema, probabilmente anche figlio di incomprensioni territoriali che possono e devono essere superate. Questo straziante tiro alla fune non serve a nessuno».
«È importante – conclude Spirlì – che le parti si ascoltino e, finalmente, trovino il modo per risolvere una vertenza che tiene in ansia i calabresi e che potrebbe portare un grande dolore nelle case delle oltre 300 famiglie dei dipendenti del Sant’Anna. Resto con i piedi ben saldi a terra, ma la grande disponibilità di tutti mi fa ben sperare».
Usb a oltranza
L'Usb non molla la presa. «Dopo il grandissimo fronte di lotta e l’altissima resistenza portata avanti esclusivamente da noi e dall’intera classe lavoratrice del S. Anna Hospital e dopo i continui incontri istituzionali», si legge in una nota, «gli stessi lavoratori continuano il presidio anche stanotte e possiamo dire che siamo alla quarta notte di presidio. Insieme a tutti gli operatori sanitari del S. Anna Hospital di Catanzaro non indietreggeremo neanche di un solo millimetro e continuerà la lotta dura, per rivendicare appunto il diritto di tutti senza distinzione alcuna, ed è per questo che combatteremo senza tregua notte dopo notte, perché domani ci attende un altro giorno di intensa lotta per l’obiettivo comune il quale è il diritto di tutti».
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