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Calabria ultima nei vaccini (appena 4.030), ritardi nella trasmissione dei dati?

Resta sostanzialmente stabile, in Calabria, il numero dei nuovi positivi (361 contro 398) ma con un numero decisamente inferiore di soggetti testati (1.747 contro i 2.924 del giorno precedente). In risalita le vittime che nelle ultime 24 ore sono state 6 contro la una di ieri, con il totale arrivato a 505, e i ricoverati, in area medica (239, +5), e in terapia intensiva (21, +1).

In crescita anche gli isolati a domicilio che sono 8.534 (+107) ed i casi attivi (8.804 contro 8.691) ma anche i guariti, arrivati a 16.438 (+242). A fronte di questa situazione, anche se in presenza, probabilmente, di ritardi nella trasmissione dei dati, la Calabria risulta l’ultima regione per somministrazione di dosi di vaccino. Secondo i dati dell’Agenzia del farmaco, aggiornati alle 14.04, le dosi somministrate sono 4.030 sulle 25.630 disponibili, con una percentuale di utilizzazione del 15,7%. In questa prima fase - destinata agli operatori sanitari e sociosanitari - la vaccinazione è stata estesa, al termine di una riunione cui hanno partecipato anche il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì ed il commissario alla sanità Guido Longo, anche ad altre categorie, tra le quali quella degli operatori delle case per anziani, quelli del 118 e dei servizi di emergenza urgenza, il restante personale delle strutture ospedaliere, a specialisti ambulatoriali, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta.

E sempre in tema di vaccini, l’Asp di Cosenza, in previsione dell’avvio della somministrazione alla popolazione, ha chiesto formalmente un supporto "logistico-organizzativo-sanitario dell’ospedale da campo dell’Esercito Italiano, al fine di garantire la regolare e capillare somministrazione del vaccino anti Covid 19». Oltre che sui vaccini, polemiche sono state provocate anche dall’ordinanza di Spirlì sulla chiusura delle scuole. Un gruppo di genitori ha infatti proposto ricorso al Tar. Una decisione, quest’ultima, che ha «scandalizzato» Spirlì. «E' l’ennesimo ricorso - ha detto in una diretta Facebook - dei soliti genitori contro un’ordinanza che vuole tutelare la salute dei ragazzi dei loro familiari delle persone deboli che vivono nelle nostre case. Sono pronto a combattere fino all’ultimo secondo».

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