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Sanità Calabria, “esordio” difficile per il commissario Longo

I tecnici ministeriali nel corso del primo confronto (a distanza) avrebbero rilevato alcuni passi in avanti sui livelli essenziali di assistenza, ma restano ancora diverse criticità sul risanamento dei conti

Esordio agrodolce per il commissario alla sanità calabrese, Guido Longo, davanti al Tavolo Adduce. I tecnici ministeriali nel corso del confronto a distanza in via telematica, obbligatorio per le conseguenze dell’emergenza sanitaria, avrebbero rilevato alcuni passi in avanti sui Lea, ma restano ancora diverse criticità sul risanamento dei conti. Gli equilibri di bilancio sono ancora lontani dall’essere raggiunti - ovviamente molto dipende dalle gestioni precedenti a quella di Longo - e dunque non verranno sbloccate premialità per la sanità calabrese.

Emergenza sanitaria

Diversa la situazione sul Programma operativo Covid, la cui mancata approvazione aveva determinato la rimozione dall’incarico di Saverio Cotticelli. Dai ministeri di Salute ed Economia sarebbe arrivato un sostanziale via libera, subordinato tuttavia ad alcuni chiarimenti - non a caso alla riunione erano presenti anche la sub-commissaria Maria Crocco, il delegato per l’emergenza Covid in Calabria Antonio Belcastro e il responsabile della Prociv Fortunato Varone - sulla rendicontazione dei fondi stanziati dal governo e spesi per l’emergenza Covid.  I tecnici ministeriali hanno invece bocciato la proroga dei commissari di Asp e Ao disposta recentemente da Longo: secondo i tecnici interministeriali, il commissario avrebbe comunque dovuto procedere alle nomine entro i 30 giorni previsti dal nuovo Decreto Calabria. Da qui l’invito a procedere al più presto con l’individuazione dei nuovi vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

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