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Catanzaro, Tallini parla del suo arresto: un abbaglio della Procura

Il Riesame di Catanzaro ha restituito la libertà al politico indagato. È accusato di concorso esterno e voto di scambio

Domenico Tallini al suo arrivo in tribunale

A meno di 24 ore dalla decisione del Tribunale del Riesame che gli ha restituito la libertà rompe il silenzio l’ex presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini. «Sto meglio, ma è stata una brutta avventura per una cosa che non sta né in cielo né in terra». L’esponente politico di Forza Italia è indagato per concorso esterno e voto di scambio, per la Dda avrebbero favorito gli investimenti del clan Grande Aracri per ottenere in cambio sostegno elettorale: «Hanno voluto fare delle forzature che non avevano nessuna logica – sostiene Tallini parlando all’Adnkronos-, sono assolutamente innocente. Loro basano le loro ipotesi su questo antennista, Scozzafava, una persona che a Catanzaro conoscono tutti e che aveva per cavoli suoi una doppia vita, nel senso che aveva rapporti con questo mondo. Ma pure un magistrato poteva conoscerlo, però non significa che quel magistrato è delinquente. Si tratta di un abbaglio grande quanto una casa da parte della Procura».

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