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Regionali Calabria, Tansi sollecita l'intervento di Mattarella

Con l'attuale normativa, emanata prima della seconda ondata della pandemia, le liste fuori dal sistema dei partiti verrebbero penalizzate

Carlo Tansi

La questione è delicata e il massimo rappresentante di Tesoro Calabria, Carlo Tansi, va dritto dritto da Mattarella. Sul tavolo del presidente della Repubblica c'è una missiva tesa a sollecitare un intervento riguardo alla questione della raccolta firme per la presentazione delle liste in vista delle prossime Regionali.

«Nelle vesti di fondatore del movimento civico Tesoro Calabria e in rappresentanza anche delle liste elettorali circoscrizionali denominate “Tesoro Calabria”, “Calabria Libera” e “Calabria Pulita”, ormai pronte a partecipare alle prossime Regionali fissate per il prossimo 14 febbraio, a seguito della prematura scomparsa del compianto governatore Jole Santelli, ho rivolto un appello al nostro amato presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sensibilizzandolo sulla necessità di estendere alle elezioni calabresi la norma speciale sulla riduzione a un terzo delle firme necessarie per la presentazione delle liste civiche, tra l'altro già prevista dall’art. 1 bis della legge ad hoc del 2020 recante: ”Disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020».

Legge da aggiornare

La normativa vigente è stata emanata nel giugno scorso, prima che si abbattesse sul Paese la seconda ondata di contagi tutt'ora in corso. «Ecco perché, in ragione del perdurare su tutto il territorio nazionale della crisi epidemiologica in atto da quasi un anno», prosegue Tansi, «si configura una sostanziale e palese violazione in danno dei calabresi, considerato come qui da noi, a partire da dopodomani, sarà in corso la raccolta delle firme per la presentazione delle liste. La  stessa legge è stata emanata proprio al fine di continuare a garantire il pieno esercizio dei diritti civili e politici nello svolgimento delle elezioni delle regioni a statuto ordinario, tenuto conto dell’esigenza di assicurare il necessario distanziamento sociale per prevenire il contagio da Covid durante il procedimento elettorale. Tale principio di buon senso ed equità sostanziale, valido ed efficace in tutta Italia, non è però applicabile alla Calabria, dal momento che per i calabresi e i movimenti civici, non solo Tesoro Calabria, c’è l’obbligo di dover raccogliere le firme dei sottoscrittori nel periodo compreso tra il 70esimo e il 30esimo giorno precedente alla data delle elezioni, quindi dal 15 dicembre al 14 gennaio, vale a dire in piena emergenza sanitaria con tutte le restrizioni in vigore nel periodo natalizio e oltre.
Appare dunque evidente come tali condizioni limitino fortemente il diritto delle liste civiche, fuori dal sistema dei partiti, di poter esercitare in forma libera il diritto, costituzionalmente garantito, di partecipare in base alla par condicio alle consultazioni senza potersi tuttavia avvalere della riduzione di un terzo delle firme indispensabili per presentare le liste sul piano teorico ancora in vigore. I diritti civili e politici dei calabresi tutelati dalla Costituzione e, nel 2020, anche da questa legge, subiranno di conseguenza un vulnus irrimediabile se il Governo non emanerà in tempi brevissimi un provvedimento che estenda anche alle consultazioni di febbraio la riduzione a un terzo delle firme richieste».

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