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Bimbo non curato a Catanzaro, scatta l’indagine

La Guardia medica, temendo un caso Covid, non ha aperto la porta della struttura

La porta dell'ambulatorio della Guardia medica è rimasta chiusa

Rischia di pagare a caro prezzo quella porta chiusa in faccia ai genitori di un bimbo di appena 11 mesi. La procura di Catanzaro ha infatti aperto un fascicolo su quanto avvenuto alcune settimane nella postazione di Guardia Medica del quartiere Lido. Saranno i carabinieri a verificare se vi siano state omissioni nel comportamento del medico che si sarebbe rifiutato di vistare il piccolo che quella sera lamentava sintomi compatibili con il Covid 19. A far scattare gli accertamenti investigativi sono stati i familiari del bimbo. Nella denuncia hanno raccontato che il 3 novembre scorso, preoccupati per le condizioni del bambino si sono recati alla Guardia Medica. Via citofono avrebbero riferito al medico di turno che il piccolo lamentava mal di orecchie, tosse e raffreddore. Ma la porta della struttura sarebbe rimasta chiusa. Il camice bianco, sempre via citofono, gli avrebbe consigliato di rivolgersi a un pediatra e di far effettuare al bambino l’aerosol. Il dottore avrebbe spiegato di non poter effettuare alcuna visita e di non avere dispositivi per curare i bambini. I genitori a questo punto avrebbero chiamato le forze dell’ordine.

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