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Catanzaro, guarita dopo un mese dal Coronavirus: "Un incubo, non siate superficiali"

Inizia ad avvertire i sintomi nei primi giorni del settembre scorso. Si reca in ospedale a Lamezia dove le fanno il tampone e anche ulteriori esami da cui risulta una polmonite bilaterale.

L'esito del tampone è positivo e i medici del “Giovanni Paolo II” dispongono subito il ricovero all'ospedale “Pugliese” di Catanzaro, l'unico della provincia ad essere attrezzato per la cura dei pazienti contagiati dal Coronavirus. M.P. (45 anni, sposata e con due figli) in men che non si dica si ritrova catapultata in un incubo spaventoso. "Nelle famiglie si tende ad abbassare la guardia e questo non è l'atteggiamento giusto".

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro. 

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