Ieri in Calabria sono stati censiti 14 nuovi casi, 6 a Reggio (tutti da contact tracing, precisa il bollettino regionale) e gli altri 8 a Cosenza. Proprio la provincia più settentrionale è diventata l’epicentro dell’infezione con aree focolaio note e altre temute.
A Buonvicino, l’Asp sta definendo definito i confini del cluster infettivo legato al pensionato 71enne ricoverato da giorni in terapia intensiva. Suo figlio è in rianimazione ad Aosta, sua moglie, 72 anni, da venerdì sera è nel reparto di Malattie infettive dell’“Annunziata” con sintomi. Finora sono 9 i casi positivi. Complessivamente il cluster è di 33 tamponi. Complessivamente, però, sono stati censiti casi positivi (attraverso il tracciamento dei contatti) anche fuori dal piccolo borgo: a Diamante (3), Santa Maria del Cedro, Grisolia e Belvedere Marittimo.
E, poi, c’è la preoccupazione più recente che è affiorata tra Cosenza e Rende dove è stata rilevata la positività su una donna che lavora, insieme a un congiunto, in un ristorante. Lei, 61 anni, è in ospedale da venerdì, mentre il familiare e gli altri colleghi saranno sottoposti ad accertamenti. Buone notizie giungono dalla rianimazione dove uno dei pazienti è stato estubato e ricollocato in Malattie infettive. Procede anche il test sierologico su base volontaria per il personale della scuola. Nelle ultime ore, c’è stato un caso di positività (che non rappresenta una sentenza irrevocabile) rilevato su un prof a Spezzano Albanese. Oggi il docente sarà sottoposto a tampone a Cosenza per la verifica.
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