Per Giancarlo Pittelli «non si trattava semplicemente di onorare un mandato difensivo, ma di fornire uno specifico contributo extra ordinem». Sono state depositate ieri le motivazioni della Suprema Corte cui si era rivolto il collegio difensivo per ottenere la scarcerazione di Pittelli, detenuto dal 19 dicembre scorso nell'ambito dell'inchiesta “Scott Rinascita”.
I giudici della Cassazione non sembrano sollevare dubbi sul fatto che «è effettivamente ravvisabile la gravità indiziaria in ordine all'ipotesi di concorso esterno, connotato dalla capacità del ricorrente di costituire un valido punto di riferimento, ben oltre i limiti sottesi alla sua qualità di legale, tale da consentire agli esponenti della consorteria di operare in condizioni di maggiore sicurezza e avvedutezza».
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