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Crucoli, discarica sulle sponde del fiume Nicà

Ha riservato una sgradevole sorpresa la gita fuori porta sulle sponde del Nicà, fiume che corre nel territorio di Crucoli e segna il confine tra la provincia di Crotone e quella di Cosenza. Su entrambe le sponde si possono notare microdiscariche.

Cumuli di rifiuti di ogni genere, emergono tra la vegetazione, lungo tutto il corso del fiume fino alla foce, ricca di flora e fauna, dove nidificano vari tipi di uccelli come le cicogne, gli aironi e le gru. Ombrelloni vecchi e sgangherati, lattine e barattoli arrugginiti, elettrodomestici in disuso, quali microonde e lavatrici, vecchi giradischi e casse acustiche, carcasse di elettrodomestici, seggiolini per auto, divani, tubi, polistirolo, mattoni e materiale di risulta, secchi, buste e oggetti in plastica di ogni genere, vasche da bagno e, non ultimi, vecchi copertoni, eternit e cartucce di fucile esplose.

Tra l’erba e le piante, e probabilmente anche nell’acqua del fiume che sfocia a mare, tutto questo materiale inquina e deturpa l’ambiente, il paesaggio dell’area, in passato, scelta per fare birdwatching, l’osservazione degli uccelli con la macchina fotografica.

Un fiume, il Nikà, il cui nome in greco antico, Nike, significa vittoria, legato alla leggenda che lo vuole testimone della sconfitta dei sibariti inferta dai crotoniati. Uno scenario, ricco di muschi, felci, piante acquatiche e animali, specie volatili migratori, alcuni in via di estinzione che vanno difesi e protetti.

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