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Il processo Rinascita Scott si celebra in Calabria, Bonafede: "Lamezia soluzione adeguata"

Il processo «Rinascita-Scott» si celebrerà in Calabria. Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha firmato il protocollo d’intesa col quale si definisce l’utilizzo di un immobile di 3.300 metri quadri individuato a Lamezia Terme.

Un’operazione finanziata e avvenuta sotto l’egida del ministero della Giustizia, con la collaborazione della Regione Calabria, del Demanio, degli uffici giudiziari di Catanzaro, dell’avvocatura e della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri, per garantire il rispetto delle misure sanitarie.

«Ci siamo impegnati al massimo per trovare una soluzione adeguata affinché un processo che si prospetta molto importante in chiave di lotta alla criminalità organizzata si celebri in piena sicurezza, ma soprattutto, in Calabria», ha affermato Bonafede che ha ringraziato tutti i soggetti coinvolti «per la fattiva collaborazione - afferma il ministero - che permetterà di avviare subito i lavori di adeguamento della struttura che servirà da aula bunker anche per i processi futuri».

«'Rinascita-Scott' si svolgerà in un immobile della Regione Calabria. Il processo potrà celebrarsi in Calabria solo grazie alla sensibilità dimostrata dalla Giunta regionale della Calabria, che ha messo a disposizione del Ministero della Giustizia un immobile di 3.300 metri quadri situato nel comune di Lamezia Terme». Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

«È di oggi - si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Regione - la firma del protocollo per la nuova aula bunker. Martedì scorso, la Giunta regionale aveva approvato la delibera grazie alla quale oggi si è potuto sottoscrivere quel protocollo che consentirà di avviare sin da subito i necessari lavori di adeguamento della struttura, che fungerà da aula bunker anche per i processi futuri».

«Esprimo tutta la mia soddisfazione - dichiara ancora Santelli - per essere riusciti a garantire la celebrazione di questo processo nella nostra regione evitando che, anche in materia di giustizia, la Calabria diventasse terra di emigrazione. È un’altra importante dimostrazione del nostro impegno concreto affinchè - conclude il presidente della Regione - la Calabria torni a essere protagonista in tutti i campi, a partire dalla quello della lotta alla criminalità».

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