Dell'esito degli accertamenti realizzati negli anni scorsi non c'è notizia. Eppure qualcosa continua a non tornare nell'apertura del varco all'interno del muro di contenimento costruito a seguito della tragica alluvione del fiume Beltrame. Il Comune di Soverato rinnova l'ordinanza che vieta “la sosta dei veicoli a motore, il divieto di permanenza di carichi e sovraccarichi di qualunque natura sulla strada di fascia compresa fra l'apertura del varco delle gabbionate e la strada comunale Turrati nonché su tutta la fascia di strada che viene resa accessibile fino alle aree private e demaniali”. C'è anche di più: nelle giornate di allerta gialla, arancione e rossa non sarà possibile neppure transitare negli stessi tratti.
Le attività ricadenti nelle aree private e demaniali accessibili dal tratto di strada che attraversa l'apertura tra le gabbionate, possono continuare a esercitare l'attività in caso di allerta meteo con codice giallo, avvalendosi formalmente di associazioni di Protezione civile iscritte all'albo regionale con specializzazione in soccorso alluvionale che avranno il compito di monitorare lo stato dei luoghi e le informazioni meteo al fine di interrompere ogni attività ed effettuare l'evacuazione dell'area interessata appena le condizioni lo dovessero richiedere. Il Comune declina ogni responsabilità e impone alle stesse attività, per esercitare, l'obbligo di mantenere il tratto di strada comunale Turrati e la fascia di strada che viene resa accessibile fino alle succitate attività, sgombera da cose o persone. L'ordinanza fa discutere anche in considerazione della complessa vicenda che dopo 19 anni non trova risposte certe da parte delle autorità competenti.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro
Caricamento commenti
Commenta la notizia