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Medici aggrediti in Pronto soccorso a Cosenza: "Eroi? No, siamo carne da macello"

La battaglia e la paura sono ombre inquiete che si agitano nella prima linea della sanità cosentina. Una maledizione per medici e infermieri, gli stessi che per tre mesi erano stati celebrati come eroi, fotografati con gli occhi stanchi e i volti stremati, osservati mentre sfidavano il virus a mani nude dentro quelle stanze svuotate dal terrore.

I racconti e i ricordi di quei giorni drammatici, però, spariscono in queste ore, cancellate dalle testimonianze che riportano alla tragica normalità di un Pronto soccorso assediato da pazienti e parenti in un delirio collettivo che rischia di imboscare la vera emergenza di Cosenza: lo stato di salute della sua sanità e dei suoi ospedali. In quel girone di rabbia, di urla e di lamenti, i “camici bianchi” lottano contro malattie e frustrazione.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza.

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