Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Blu Calabria", da Tropea la ripartenza di una regione all'insegna della sostenibilità

Spiaggia di Tropea - Vibo Valentia (Calabria)

Un’atmosfera da grandi occasioni, un parterre esclusivo, relatori eccellenti e uno sfondo mozzafiato: questi gli ingredienti di un evento di grande spessore coniugato col tratto Blu di una Calabria che ha deciso di ripartire dal suo mare. Un’immensità cristallina, ricca di tradizioni, consuetudini e vicende su cui si potrebbero spendere fiumi d’inchiostro senza mai riuscire a scrivere la parola fine.

A colorare d’azzurro la platea, raccolta nell’Anfiteatro del porto della Perla del Tirreno, tutti i sindaci, o loro delegati, delle 14 Bandiere Blu 2020 della Calabria, orgoglio di una regione che vuole ripartire nel segno della gestione sostenibile del territorio attraverso un’amministrazione virtuosa che ha a cuore la  tutela ambientale a partire dalla grande risorsa marina. Occasione dell’eccezionale incontro la presentazione ufficiale di un'associazione votata a questa finalità che si lega al nome di un uomo che per tutta la vita ha servito lo Stato: il compianto procuratore della Repubblica Bruno Giordano.

Anima della nuova realtà associativa, dal nome estremamente evocativo, “Mare Pulito ‘Bruno Giordano’ “, Francesca Mirabelli, vedova del magistrato, che, fondandola, ha voluto rendere omaggio ad un uomo che ha vissuto intensamente la pur breve esistenza spendendosi nel contrasto alla ‘ndrangheta e ad ogni forma di profanazione della legge, con un amore viscerale per l’ambiente e in particolare per il mare.

L’evento avrebbe meritato un pubblico numerosissimo e Tropea non avrebbe deluso l’aspettativa se tutto si fosse potuto svolgere nella normalità pre Covid. Le nuove esigenze, dettate dalla logica della prevenzione, effettivamente, hanno imposto un freno ma il limite alla partecipazione non ha alterato lo spirito della serata che ha registrato il massimo successo.

A succedersi nei messaggi, idealmente rivolti a tutta la Calabria, che riconosce a Tropea il valore di simbolo e di portavoce della Regione, le massime autorità locali: il procuratore della Repubblica Camillo Falvo, il prefetto Francesco Zito e il sindaco  Giovanni Macrì a cui si sono affiancati alcuni vertici del settore ambientale e produttivo, dal presidente dell’Union Camere Calabria Klaus Algieri, al direttore generale Arpacal Domenico Pappaterra, ovviamente, a presiedere l’incontro la fondatrice dell’Associazione, Francesca Mirabelli Giordano, e la presidente Marina Petrò. Assente, per sopraggiunte esigenze, ma idealmente vicina, la governatrice Jole Santelli.

Tutti gli interventi sono stati corposi, nonostante la regola della sintesi dichiarata in apertura, perché, evidentemente, le tematiche affrontate esprimevano la grande passione e il forte investimento riversato da ogni intervenuto nel settore della cura ecologista. Difficile riassumere l’infinitá di messaggi e di provocazioni lanciati, tutti nel segno di un bisogno fortemente avvertito e condiviso: ricominciare a vivere rimuovendo le incrostazioni di un tempo, vicino dal punto di vista reale ma distante anni luce dalla nuova dimensione vitale tracciata dal corona virus, che, nel disastro seminato e non ancora completamente consumato, ha, comunque, insegnato tanto: il valore della vita umana, che é intimamente legato all’equilibrio ecosistemico, l'importanza della serietà d’impegno, della reciprocità, dell’onestà, del servizio, del senso di appartenenza ad un’armonia che travalica i confini personali e personalistici per abbracciare l’intero pianeta.

Profondi e sentiti gli appelli lanciati dai relatori: dal sindaco Macrì, che ha ribadito l’esigenza di lasciare un segno positivo del proprio essere nel mondo, al procuratore Falvo, che ha rimarcato la scorrettezza sacrilega di chi contamina l’ambiente, al prefetto Zito, che ha indicato nella Famiglia e nella Scuola le agenzie formative che possono fare la differenza, al presidente dell’Union Camere Algieri, che ha colto nella bellezza impareggiabile della nostra terra il punto da cui ripartire, al direttore generale Arpacal Pappaterra, che ha individuato nella capacità di porsi mete ambiziose la strada da seguire per una ripresa efficace.

Emozionanti tutte le comunicazioni  offerte e particolarmente quella di Francesca Mirabelli, donna straordinaria che, pur forte e determinata, non é riuscita a celare l’emozione travolgente suscitata dal ricordo del coniuge alla cui memoria ha dedicato il suo impegno sociale. La Presidente dell’Associazione Petrò ha presentato l’edizione 2020 del Premio facendo anche ammirare la Targa ideata dall’orafo Santino Naccarato. Non sono mancati i riferimenti all’impegno assunto da Tropea di candidarsi a Capitale Italiana Della Cultura 2022, da parte di tutti l’ammirazione per una scelta audace e coraggiosa e la riconferma del sostegno convinto alla candidatura. “Sappiamo che la decisione é ambiziosa” ha affermato il Sindaco Macrì “ma siamo anche consapevoli che, grazie alla vicinanza di tutta la Calabria, terra dall’immenso patrimonio culturale, il nostro non è un gesto azzardato, quando c’é la passione e la voglia di sporcarsi le mani per il bene di tutti nulla é impossibile”.

Nonostante le distanze di sicurezza e le mascherine protettive la serata trascorsa ai piedi della maestosa Rupe di Tropea ha avuto il fascino di un’occasione eccezionale in cui una parte della Calabria vera, quella operosa e fiera, ha fatto cerchio, reale e metaforico, attorno a un’idea vincente: la tutela dell'ambiente, prioritá ineludibile.

L’intrattenimento, curato dall'Associazione Culturale LaboArt, presieduta da Maria Grazia Teramo, ha reso ancora più intensa la serata, grazie alle suggestive interpretazioni di Noemi Di Costa e Katia Pugliese, e in tutti é rimasta una sensazione di appagamento e nel contempo di mancanza: la gratificazione di trovarsi in uno dei posti più belli del mondo e la voglia di moltiplicare ancor di più il proprio contributo alla crescita condivisa. Tornano alla mente le parole del sindaco di Tropea che ha avuto l’onore di tenere a battesimo l’Associazione legata al nome di Bruno Giordano:” Ho fatto mio il motto di Abraham Lincoln ‘Mi piace vedere un uomo orgoglioso del posto in cui vive. Mi piace vedere un uomo che vive in modo tale che il suo posto sará orgoglioso di lui’”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia