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Aggressione, furto e due risse sfiorate: la movida a Soverato si trasforma in Far West

Quattro tamponamenti, un'aggressione, due risse sfiorate, un furto, parcheggi selvaggi e tanti decibel di troppo. Tutto in un fazzoletto di terra lungo meno di 3 chilometri. Il bollettino dell'ultimo fine settimana a Soverato fa discutere e scoppia il caso movida. La preoccupazione per l'ordine pubblico supera quella per gli assembramenti e per tenere a bada entrambi non ci sono valide soluzioni. In riva al mare l'organizzazione non è maggiore, c'è chi si lamenta per la cancellazione di alcune spiagge libere date in concessione ai privati per recuperare gli spazi persi con il distanziamento degli ombrelloni e chi per il mancato rispetto delle distanze sul bagnasciuga. A fischiare a coloro che con i natanti si avvicinano troppo a riva, sono soltanto gli assistenti bagnanti dei vari stabilimenti, già impegnati a chiedere le generalità di chi occupa i posti sotto l'ombrellone e a dirigere le operazioni di sanificazione di sdraio e lettini. E il doppio senso creato sul lungomare non fa dormire sonni più tranquilli.

Le automobili posizionate in prossimità degli incroci riducono la visibilità e molti sono coloro i quali sorpassano invadendo la corsia opposta nei tratti divenuti a doppio senso. Di task force per fronteggiare la situazione non ci sono al momento notizie e montano le polemiche per la situazione osservabile in traversa Regina Elena e sul lungomare. Nessuno utilizza mascherine, anche se in luoghi affollati, in cui si entra e si esce da posizioni separate per poi unirsi al centro degli spazi comuni.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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