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Catanzaro, quattro condanne per le rapine ordinate dalla cosca Giampà

La Corte d'appello di Catanzaro

Rapine per ingrassare la bacinella della cosca Giampà. In quattro sono stati condannati ieri dalla Corte d'Appello di Catanzaro per aver fatto parte della banda che dal 2004 al 2010 aveva terrorizzato imprese, attività commerciali e perfino gli ex Monopoli di Stato a Catanzaro e a Lamezia. La Corte, presidente Giancarlo Bianchi, a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni ha inflitto ad Emiliano Fozza e Paolo Paone 5 anni e 4 mesi di reclusione rispetto agli 8 anni decretati in primo grado dal gup Claudio Paris il 12 ottobre 2018. Invariata rispetto al primo grado la condanna a 10 anni per Nino Cerra, mentre ad Antonio Donato è stata inflitta una condanna a 14 anni di reclusione per la continuazione con un altro reato (il giudice di prime cure l'aveva condannato a 10 anni).

Secondo le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro i rapinatori, secondo l'accusa, agivano sotto l'egida del clan Giampà a cui veniva riservata una quota del bottino. Tante le attività colpite, la società Sda di Marcellinara, la cui rapina ha fruttato 40mila euro; la ricevitoria Astorino di Lamezia Terme ai cui titolari è stata sottratta la somma di 6.500 euro, rapina che è costata lesioni personali al padre del titolare colpito in testa col calcio di una pistola. N

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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