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Corigliano, rubinetti a secco da giorni nel centro storico ausonico

Diversi quartieri del centro storico di Corigliano continuano a soffrire la sete e a essere privati del mezzo per eccellenza al contrasto del coronavirus. L'acqua manca ormai da diversi giorni e il malcontento non si nasconde. Se ne fa portavoce il circolo cittadino dell'Udc che stigmatizza, senza girarci troppo intorno, l'inabilità dell'amministrazione. «Mentre si cerca di coniugare la ripresa economica per il Covid, manca l'acqua. Privati del mezzo più semplice, il più prezioso dei liquidi che serve, ora più che mai, per igienizzare, sanificare uomini e spazi. Non si tratta di brevi interruzioni di servizio idrico ma di intere giornate senza una goccia d'acqua e senza che qualcuno si degni di darne alcun preavviso. Sperando che il servizio venga ripristinato sono numerosi i giorni di disservizio. Siamo di fronte ad una serie di questioni gravi che vedono potenzialmente una consistente parte della popolazione non solo posta in una condizione di grave disagio, ma esposta al contagio letale del virus».

Parole che pesano e che mai come in questi giorni di pandemia amplificano un problema ciclico. Per lo Scudo Crociato è «un paradosso che confligge con le misure finora imposte, emanate e declamate ripetutamente dallo stesso Stasi e l'impossibilità di immunizzarsi attraverso i così tanto richiamati lavaggi frequenti per fermare il reale rischio di contagio per contatto».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza

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