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Lamezia, volti emozionati sotto le mascherine: lo sbarco dei fuorisede dopo il lockdown

Una postazione mobile nell'area di servizio nei pressi dello svincolo di Lamezia sull'A2; una seconda postazione allestita nell'area adiacente alla stazione ferroviaria centrale lametina e un altro presidio attivato nel terminal arrivi dello scalo aeroportuale, sempre di Lamezia.  Tre postazioni strategiche per controllare i calabresi che arrivano dal Nord e dal Centro-Italia dopo essere rimasti “confinati2 per mesi fuori regione a causa del lockdown. Da ieri, inizio ufficiale della fase 2, in osservanza all'ultimo Dpcm del governo Conte sono state allestite le postazioni dove i calabresi che rientrano nelle loro città d'origine potranno effettuare il tampone per accertare l'eventuale contagio da Covid-19.

Alla stazione centrale di Lamezia ieri mattina c'erano anche Antonio Talesa, direttore centrale operative 118 (Area centro Calabria), affiancato dal vicedirettore Francesco Conca, i quali hanno garantito che i referti dei tamponi arriveranno tra oggi e mercoledì.
Dei 32 viaggiatori del treno Intercity proveniente da Roma e arrivato in stazione centrale ieri alle 13.15, solo 19 di essi hanno voluto fare il tampone. Gli altri 13 hanno dichiarato di aver già osservato un lungo regime di quarantena e quindi non hanno voluto effettuare l'esame. Ieri, le facce dei viaggiatori giunti alla stazione centrale di Lamezia parlavano da sole, nonostante fossero coperte quasi completamente dalla mascherine protettive. Volti stanchi e non solo per il viaggio ma per tutta la tensione accumulata per mesi. Tra quelli che sono già arrivati e quelli che torneranno nei prossimi giorni ci sono studenti e lavoratori. Persone che, da un giorno all'altro si sono trovati tagliati fuori dal circuito vitale e produttivo della loro città d'adozione.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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