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Fase 2 in Calabria, gli Ordini dei medici: "No all'ordinanza, l'emergenza non è finita"

Un appello alla Regione affinché l'ordinanza emanata dal presidente Jole Santelli in merito alla Fase 2 dell'emergenza Coronavirus venga ritirata. La richiesta arriva dai presidenti degli Ordini dei medici delle cinque province calabresi.

«Dopo aver letto la nuova ordinanza della presidente Jole Santelli - scrivono - nel rispetto del suo ruolo e di quello di tutte le autorità politiche chiamate a decidere in questi difficili momenti, come pure del dovere civile e istituzionale che deriva dalla nostra carica, che ci pone a tutela non solo del decoro e della sicurezza della nostra categoria professionale ma, ancor prima, del bene costituzionale della salute pubblica a favore di tutti i cittadini, rivolgiamo un urgente ed accorato appello ai governanti della nostra Regione affinché recedano dai loro propositi».

«L’emergenza sanitaria in atto non è affatto conclusa, ce lo ripetono a chiare lettere tutti gli esperti, nazionali e internazionali, per cui dovremo imparare a convivere ancora per un tempo imprecisato con questa mortale minaccia - proseguono -. La fine dell’isolamento assoluto è giusta e necessaria, anche per motivi sanitari, ma richiede la massima prudenza e una attenta gradualità di tempi e modi, contraddetta invece dalla volontà di riaprire locali di ritrovo, che corrisponde, nei fatti, a un indiscriminato via libera per tutti, dalle probabili conseguenze negative che nessuno vuole e che vanificherebbe i sacrifici finora compiuti con enorme senso civico dai calabresi. Ascoltateci!»

«Auspichiamo altresì che nella imminente regolamentazione del ritorno di calabresi nella nostra regione siano previsti tutta una serie di garanzie fra l’altro l’obbligo di test specifici e recenti oltre che della doverosa quarantena controllata. Per ogni essere umano i beni primari da garantire e tutelare sono la vita e la salute», concludono.

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