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Coronavirus, contagiati “under 30”: il record è in Calabria

L'età media più bassa tra i contagiati, le più alte percentuali di ammalati tra i 10 e 19 anni e tra 20 e i 29 anni, la seconda a livello nazionale nella fascia 0-9. È proprio vero che il coronavirus in Calabria è più “giovane”: lo attestano gli ultimi dati pubblicati dall'Istituto superiore di sanità. Le statistiche raccontano che l'età media dei contagiati in  Calabria è di 53 anni, molto più bassa della media nazionale di 62. Tra i 1.040 diagnosticati allo scorso 23 aprile, ben il 10,4% (108 casi) ha tra i 20 e i 29 anni (la regione che più si avvicina è la Campania con l'8,6% a fronte di un 3,6% per esempio della Lombardia). E ancora il 5,4% dei malati calabresi (56 casi) ha tra i 10 e i 19 anni (la Lombardia è ferma alo 0,4%) e l'1,9% (20 casi) tra 0 e 9 anni (percentuale maggiore ha soltanto l'Umbria con il 3,2%, ancora la Lombardia che prendiamo ad esempio ha lo 0,4%).

Sommando le tre fasce d'età più basse, la Calabria tocca quota 17,7% del totale dei contagiati, la percentuale di gran lunga più alta in Italia se si consideri che le seconde regione sono Campania e Basilicata con il 14,7%, seguite da Umbria (13,9%) e Sicilia (13,2%). Quattro regioni del Sud sono, dunque, tra le prime cinque. Il risultato è certamente influenzato dal numero di tamponi e dall'età dei pazienti sottoposti altest, ma è degno comunque di particolare attenzione anche in vista della gestione della “fase due” che prevede inevitabilmente una maggiore libertà di movimento.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Reggio.

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