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Due vittime in 24 ore e 130 contagiati: alta Calabria ancora sotto assedio del Coronavirus

Due morti in ventiquattrore, 440 contagiati e dei focolai che non vogliono spegnersi. L’alta Calabria rimane l’ultimo obiettivo dell’offensiva del Coronavirus ormai in fuga dal resto della regione. I decessi riguardano due degenti di “Villa Torano” di 89 e 91 anni, rispettivamente di Torano e San Fili, morte anche a causa del coronavirus sebbene affette da altre comorbilità.

Nella Valle del Crati, ultima roccaforte del virus malvagio che spaventa il Pianeta, i contagiati sono saliti complessivamente a 130. Il numero fa impressione e potrebbe ulteriormente crescere anche se, tranne quattro casi, tutti gli altri positivi appaiono asintomatici.

Occorre comprendere se ciò sia effetto di un sostanziale indebolimento della carica virale del Covid, oppure se gli eventuali segnali patologici debbano ancora manifestarsi. A San Lucido non si registrano nuovi casi anche se la situazione complessiva non tranquillizza il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp diretto da Mario Marino perché il numero dei contagiati, 42, resta alto. Torano e San Lucido restano infatti “zona rossa”, così come Oriolo dove ancora il livello del contagio (26) desta preoccupazioni, al contrario degli altri centri del Cosentino da oggi “riaperti” dal presidente Jole Santelli.

A Rogliano, dopo la paura delle scorse settimane, il quadro di prospettiva è favorevolmente cambiato come testimonia, d’altronde, il ritorno a casa del sindaco, Giovanni Altomare, dopo la lunga degenza ospedaliera nel reparto di Malattie infettive di Cosenza. Prima di lui erano tornati nelle rispettive abitazioni altri esponenti dell’amministrazione locali colpiti dal coronavirus. Calo di contagi e guarigioni caratterizzano pure la situazione di Bocchigliero, dove quanto accaduto in una casa di riposo aveva fatto temere il peggio. L’epidemia è stata invece contenuta ed oggi anche il piccolo centro della Sila Greca esce dalla condizione di comune “blindato”.

Salgono, però, i positivi in altri centri della provincia come, per esempio, a Villapiana dove si registrano altri due contagiati riconducibili al focolaio di Oriolo.

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