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Quarantena violenta a Reggio Calabria, aumentano i casi di maltrattamenti in famiglia

Tre arresti e 2 misure cautelari di divieto di avvicinamento alla vittima per diversi casi di violenza di genere e violenza domestica. Ad eseguirli i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, complice, secondo l’Arma, la convivenza forzata in casa imposta dalle norme dettate dall’emergenza sanitaria.

È una vera e propria «escalation» di episodi quella riscontrata dagli inquirenti nella città dello Stretto. La scorsa notte i militari hanno arrestato un uomo che aveva sparato all’ex compagna, ferendola alle gambe. La vittima non è in pericolo di vita.

Risale alla giornata di ieri anche un altro caso di maltrattamenti. I carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Rione Modena hanno arrestato A. F., 45enne, pluripregiudicato, per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, qualche giorno prima, si era reso autore di condotte aggressive nei confronti della convivente, arrivando a lanciarle persino un coltello.

È stato emesso nei confronti dell’uomo un provvedimento di sospensione del beneficio della detenzione domiciliare, cui era già sottoposto, e contestuale aggravamento della misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Sorveglianza.

Un altro episodio si è verificato nella notte del 4 aprile scorso, quando i militari della sezione radiomobile di Reggio Calabria, hanno arrestato S.P, 45enne, reggino, con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie, vittima di continue vessazioni di natura fisica e psicologica da parte dell’uomo, fino al tentativo ultimo di sfigurarla con dell’acido muriatico.

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