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Numero verde della Regione Calabria, gli psichiatri gestiscono la paura da Covid 19

«Vengo da Milano, cosa devo fare?», “Ho la febbre, devo chiamare il medico o andare direttamente al Pronto soccorso?»... «Il weekend del 7-8 marzo non lo dimenticherò facilmente - racconta lo psichiatra Francesco Veraldi -. Ero insieme agli operatori sanitari nella postazione numero verde istituita dalla Regione Calabria per gestire l'emergenza. Il Governo aveva da poco dichiarato la Lombardia zona rossa. In poche ore sono arrivate migliaia di telefonate ed è stato necessario intensificare il servizio, fruibile anche di notte, grazie all'intervento di infermieri e tirocinanti. Le persone che chiamavano erano in pieno allarme, impauriti, come se avessero compreso solo in quel momento la reale gravità della situazione».

Il coronavirus sta mettendo tutto in discussione. Cosa stiamo vivendo dal punto di vista psicologico? «Non è solo paura - spiega Veraldi - ma angoscia perché abbiamo di fronte qualcosa di indefinito che ti fa perdere le certezze, i punti di riferimento. Non siamo preparati perché l'uomo moderno non ha vissuto questo tipo di situazioni, non ha il ricordo di guerre o catastrofi di questo genere». «La reazione qual è stata? - afferma lo psichiatra -. Da una parte c'è stato chi non ha voluto rinunciare ad una vacanza programmata o ha deciso, volutamente, di andare in montagna o al mare per dimostrare a sé e agli altri che non stava accadendo qualcosa di grave. Altri, invece, sono fuggiti per trovare riparo nella casa paterna, sono tornati alle origini per provare sicurezza».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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