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Terremoto nella notte, decine di scosse svegliano la Calabria: paura fra Cosenza e Catanzaro

La notte degli insonni è cominciata all'una e 47 minuti, nello specchio d'acqua del Tirreno che si allarga davanti a Campora San Giovanni, ultimo avamposto del Cosentino prima di Nocera Terinese, porta settentrionale della provincia di Catanzaro.

E da lì, dalle quelle viscere di costa, a 26,2 chilometri di profondità, si è liberato il primo scuotimento che i sismografi dell'Ingv hanno fissato a 2,5 gradi Richter.

Neanche il tempo di riposizionarsi che i pennini hanno ripreso a vibrare. La scossa è stata registrata all'una e 52 minuti, da una profondità analoga (32,9 chilometri sotto il livello del mare) ma ha avuto un'intensità nettamente superiore con una energia di 3,9 di magnitudo locale.

Due minuti più tardi un nuovo foreschock da 2.5 per lanciare la nuova scossa da 3,4 ml che è arrivata un minuto più tardi, leggermente più al largo ma a una profondità ridotta (8,6 km).

All'una e 58 altra scossa premonitrice da 2,3 gradi, sempre lì, a 10,4 chilometri di profondità. Alle 2.02 un nuovo sussulto capace di liberare energia per 3,5 Richter a una profondità di 9,2 km. Poi, a seguire una dozzina di scosse d'intensità inferiore ai 2 gradi in una notte interminabile.

I terremoti sono stati avvertiti sulla costa ma anche nelle zone interne. A Cosenza, a Rende, a Castrovillari, a Lamezia e persino a Catanzaro tanta gente è stata svegliata dai ripetuti scuotimenti.

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