Medici e avvocati finiscono a processo per le presunte false perizie effettuate per far uscire di cella boss della 'ndrangheta. Il gup distrettuale Teresa Guerrieri ha rinviato a giudizio nove persone.
Si tratta del collaboratore di giustizia Andrea Mantella, 46 anni, di Vibo Valentia; Francesco Lo Bianco, 48 anni, di Vibo; l’avvocato Salvatore Staiano, 63 anni, di Soverato, legale del Foro di Catanzaro; l’avvocato Giuseppe Di Renzo, 46 anni, del Foro di Vibo Valentia; Silvana Albani, 69 anni, di Camerino; Luigi Arturo Ambrosio,82 anni di Castrolibero; Domenico Buccomino, 66 anni, di Cosenza; Massimiliano Cardamone, 43 anni di Catanzaro; Antonio Falbo, 56 anni di Lamezia Terme.
Il processo inizierà il prossimo 9 luglio davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro.
Le accuse, a vario titolo, sono di false dichiarazioni, false attestazioni a pubblico ufficiale, corruzione in atti giudiziari, favoreggiamento, false dichiarazioni al difensore, concorso esterno in associazione mafiosa. Tutti reati aggravati dal metodo mafioso perché avrebbero agito con lo scopo di agevolare la 'ndrina Pardea-Ranisi attraverso la scarcerazione di Mantella, già in precedenza esponente del clan "Lo Bianco- Barba" e poi promotore del gruppo scissionista operante su Vibo Valentia, divenuto poi collaboratore di giustizia.
A favore di Mantella sarebbero state redatte, secondo la Dda di Catanzaro, false perizie psichiatriche tese a favorirne la scarcerazione e una più comoda detenzione nella clinica convenzionata Villa Verde.
Lo scorso 18 novembre hanno scelto e ottenuto il rito abbreviato altri imputati: Massimo Rizzo (56), di Catanzaro, medico, consulente tecnico della difesa; Antonella Scalise (62), di Crotone, consulente tecnico della difesa; Mauro Notarangelo (51), di Catanzaro, medico legale; Santina La Grotteria 46 anni, di Maierato, compagna di Mantella. Per loro il rito abbreviato avrà inizio domani.
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