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Polemiche sul biodigestore di Rosarno, il sindaco di Gioia Tauro: "Manca il dibattito"

Aldo Alessio

Infuriano le polemiche sul biodigestore di Rosarno. Durissima nota del primo cittadino di Gioia Tauro, Aldo Alessio, che conferma nel merito anche la posizione contraria alla localizzazione dell'impianto nella Piana: “Ogni sindaco è libero di assumere le decisioni e le posizioni che ritiene essere più utili ed opportune per la città che amministra, ma non può mettere sulla bocca degli altri decisioni mai prese”.

Il riferimento è alla riunione dell'assemblea dei sindaci del 5 luglio 2019 durante la quale, secondo Alessio, non è stata presa alcuna decisione sull'impianto per il trattamento dei rifiuti: “Abbiamo discusso di sanità e di ambito territoriale ottimale della Città metropolitana e non c’era nessun punto all’ordine del giorno che riguardava l’impianto biodigestore di Rosarno. Non c’è stato un dibattito né tantomeno l’assemblea dei sindaci è stata chiamata a pronunciarsi con un voto sulla questione. Solo informalmente – continua Alessio - il sindaco di Rosarno Idà ha dato una informazione ai presenti con la quale annunciava di voler candidare il sito della discarica di Zimbario a centro di conferimento dell’umido previa bonifica della stessa discarica".

"Per questo la difesa d’ufficio effettuata sulla stampa dal sindaco Oliveri, presidente del Comitato della Città degli Ulivi, in cui ha dichiarato che la decisione sul biodigestore è stata assunta in quella sede dall’associazione, anche con il consenso dei sindaci di Gioia Tauro e di Polistena, non solo è falsa e tendenziosa, ma ci pone il problema democratico sulla forma e sulla gestione della stessa associazione dei primi cittadini della Piana che non può essere a uso e consumo di pochi”.

L'attacco di Alessio è frontale: “La decisione è stata presa da altri e molto prima di quella riunione, come si evince dalla risposta che i dirigenti della Regione Calabria, hanno dato l’8 aprile 2019 all’interrogazione sulla questione, presentata dal consigliere regionale Alessandro Nicolò”. L'amministrazione di Gioia Tauro conferma la sua contrarietà: “Ribadiamo che in data 26 giugno, in sede di conferenza della Città metropolitana, abbiamo espresso voto contrario sui punti che riguardavano la gestione dei rifiuti urbani. In tutte le occasioni in cui si è discusso di rifiuti, abbiamo manifestato perplessità e contrarietà rispetto all’impostazione della gestione dell’Ambito territoriale ottimale della stessa Città metropolitana".

"Il nostro territorio ha già pagato a livello ambientale un prezzo altissimo. Nessuna decisione può essere presa senza il coinvolgimento della popolazione e in ogni caso ribadiamo, ancora una volta, che prima di parlare anche ipoteticamente di ulteriori insediamenti ambientali, lo Stato dovrà produrre uno studio di valutazione di impatto ambientale strategico del territorio per verificare la sostenibilità ambientale di tutti gli insediamenti industriali esistenti”.

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