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Truffe sulle polizze contro gli infortuni, 4 arresti a Reggio: c'è anche un dirigente medico

La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 4 persone, accusate di falsità in atti pubblici, accesso abusivo a sistemi informatici, violenza privata, costrizione alla commissione di reati, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona.

Tra i destinatari della misura cautelare figurano un dirigente medico e un addetto paramedico entrambi dipendenti del Grande Ospedale Metropolitano "Bianchi-Melacrino- Morelli". In particolare i finanzieri reggini hanno rinvenuto un estratto conto di una carta Postepay Evolution nella disponibilità di una persona che ha tentato invano di distruggere il documento.

Dagli approfondimenti è emerso che questi era stato indotto da due degli indagati a fornire propri documenti per l’accensione di una polizza assicurativa contro gli infortuni a suo nome.

Nel corso delle indagini è stata accertata la produzione di una serie di documenti e certificazioni sanitarie false, utili per l'apertura del sinistro, con conseguente incardinamento di un iter che si concludeva con l’erogazione di oltre 54mila euro.

Tale somma di denaro, tuttavia, pur essendo destinata al soggetto indotto ad agire, finiva nelle tasche degli artefici della truffa assicurativa. Ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito di risalire anche ai medici e ai paramedici coinvolti, tutti impiegati presso il Grande Ospedale Metropolitano. Dieci le persone complessivamente coinvolte.

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