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Processo Perseo a Lamezia, revocata la misura della libertà vigilata a Francesco Renda

L’Ufficio di Sorveglianza di Catanzaro, all’esito dell’udienza dello scorso 16 ottobre, ha revocato la misura di sicurezza della libertà vigilata che era stata irrogata a Francesco Renda, difeso dall’avvocato Aldo Ferraro, all’esito del processo Perseo, nel quale aveva riportato una condanna a 5 anni di reclusione.

Il Magistrato di Sorveglianza ha ora preso atto della correttezza della condotta tenuta da Francesco Renda sin dal 2013, tanto da ottenere dapprima il beneficio della detenzione domiciliare conformemente a quanto chiesto dal suo difensore, tornando in libertà dal 18 aprile 2019, e da ultimo la revoca della libertà vigilata essendo stato accertato il venir meno della pericolosità sociale. E ciò sulla base della documentata “impeccabile condotta tenuta dal Renda durante il percorso in carcere”, tanto da ottenere dei permessi premio nonostante il titolo di reato per cui era stato condannato non lo consentiva, per avere egli conseguito, come si legge nell’ordinanza da ultimo emessa nei confronti del Renda, un titolo di studio durante la sua detenzione in carcere, senza che le forze dell’ordine abbiano segnalato alcunché a suo carico da poterlo ritenere un soggetto pericoloso.

E’ alla luce di queste considerazioni che il Giudice di Sorveglianza di Catanzaro ha integralmente accolto le argomentazioni dell’avvocato Ferraro, ed ha quindi preso atto della crescita personale compiuta da Francesco Renda durante la sua esperienza detentiva, dichiarando definitivamente cessata la sua pericolosità sociale tanto da revocare la libertà vigilata che avrebbe dovuto scontare.

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