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Armi, munizioni ed esplosivo trovati a Reggio: l'ipotesi di un'azione di 'ndrangheta

Una certezza, più che un'ipotesi investigativa: c'è la 'ndrangheta reggina, uno dei suoi innumerevoli volti, dietro la “Santabarbara” scoperta dai “Baschi verdi” del Gruppo Reggio della Guardia di Finanza.

Appare logico a chiunque che la paternità dell'arsenale - fucili, pistole anche mitragliatrici e 2,39 kg. di esplosivo tipo gelatina a base di nitroglicerina (uno stock dal tale potenziale che esperti artificieri confermano fosse capace di sventrare un magazzino, di distruggere la facciata di un palazzotto o, addirittura, di mettere seriamente a rischio la stabilità di un intero stabile) - non può limitarsi al giovane 31enne ad oggi in stato di fermo (la cui posizione deve essere comunque convalidata dal Gip).

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Reggio Calabria

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