Una serie di operazioni giudicate anomale con conseguente danno erariale. Un sistema di liquidazioni che non è stato ritenuto totalmente legittimo. Sullo sfondo le importantissime opere dell'accordo quadro contro il dissesto idrogeologico calabrese. Milioni di euro gestiti dalla struttura commissariale che sono finiti in una inchiesta della Procura della Corte dei Conti.
Secondo i magistrati, Domenico Percolla «deve essere ritenuto integralmente responsabile dei pagamenti pari 1.990.740 euro relativi ai telerilevamenti Lidar e del 50% degli ulteriori pagamenti effettuati nei confronti del Centro di Geomorfologia integrata per l'area del Mediterraneo per l'attività di supporto tecnico logistico per un importo di poco superiore a 407mila euro». Insieme a Percolla è stato giudicato responsabile al 50% del danno anche Francesco Carmelo Vazzana «per i pagamenti complessivamente effettuati nei confronti del Cgiam per l'attività di supporto tecnico logistico, per avere provveduto alla liquidazione, in veste di soggetto attuatore, nonostante le perplessità manifestate dal commissario straordinario».
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