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Soccorsi 5 cercatori di funghi dispersi nell'ultimo fine settimana in Sila

Sono cinque i cercatori di funghi che in Sila hanno avuto bisogno di soccorsi nell'ultimi fine settimana. Le attività di ricerca e soccorso da parte dei carabinieri di Cosenza sono state intense e in due casi è stato attivato il Piano Provinciale per la ricerca delle persone scomparse adoperato dalla Prefettura di Cosenza. Tutte le persone in difficoltà sono state messe in salvo con l'intervento dei carabinieri insieme con vigili del fuoco, soccorso alpino della guardia di finanza e soccorso alpino e speleologico.

Nel caso più semplice, il primo ritrovamento è avvenuto a seguito della una segnalazione giunta alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri da parte di due persone che si erano persi da alcune ore fra le montagne della Sila cosentina. I militari della Stazione di Camigliatello Silano sono riusciti a mettersi immediatamente in contatto telefonico con uno dei due, a cui sono state spiegate le modalità con cui attivare la localizzazione ed il successivo invio della posizione GPS mediante l’uso dell’applicazione “Whatsapp”. Attraverso la localizzazione, avvenuta con successo, i militari sono riusciti a delimitare l’area di interesse delle operazioni di salvataggio, individuandola nel comune di Spezzano della Sila, nella parte montana e boschiva a valle della nota “Strada delle Vette”. I militari hanno raggiunto a piedi i due che sono stati riaccompagnati alle proprie auto.

Nello stesso pomeriggio le richieste di aiuto si sono susseguite una dietro l’altra. In un primo caso, il cercatore di funghi è stato rintracciato su Monte Botte Donato da una pattuglia dei Carabinieri Forestali. Un altro, invece, più sfortunato, ha trascorso l’intera notte all’addiaccio. In particolare, la sua scomparsa era stata segnalata da un amico che dopo averlo sentito gridare ripetutamente “aiuto” tra i boschi, non riuscendo a raggiungerlo per portarlo sulla via del ritorno ha deciso di raggiugere la stazione dei carabinieri per allertare i soccorsi. Nonostante l’ora tarda, dopo la richiesta di ausilio formalizzata dalla Compagnia Carabinieri di Cosenza, la Prefettura ha immediatamente allertato la compagine dei soccorritori disponendo l’impiego di tutte le unità reperibili in zona. Le ricerche protrattesi durante tutta la notte, condotte in uno sforzo sinergico tra le varie componenti dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Soccorso Alpino e Speleologico di Camigliatello, si sono concluse alle prime luci dell’alba con il ritrovamento del disperso. L'uomo era impossibilitato a camminare per le ferite riportate agli arti inferiori a seguito della caduta e si trovava in zona particolarmente impervia. Le operazioni di salvataggio sono durate alcune ore e alla fine l'uomo è stato consegnato alle cure del personale del 118.

L’ennesima richiesta d’aiuto è sopraggiunta nella tarda mattinata di domenica, dove un 68 enne, conoscitore della zona, ha fatto perdere le proprie tracce in Lorica, località Mellara. E' stato poi trovato in buono stato di salute, anche se po’ infreddolito e disidratato, prima del tramonto in località Coppo di Casali del Manco.

I carabinieri consigliano di seguire alcune regole per evitare di incorrere in situazioni di difficoltà:

- non avventurarsi mai da soli e soprattutto, per ogni evenienza, di informare familiari o conoscenti circa la meta da raggiungere, l’ora presumibile del ritorno e l’itinerario da seguire;
- alimentarsi in maniera ottimale prima della partenza per un’escursione in montagna, evitando così di andare incontro a fiacchezza o perdita delle forze. È inoltre importante dosare il proprio sforzo nel corso dell’attività di escursione tenendo conto della propria preparazione psicofisica;
- evitare di mettersi in marcia molto tardi, evitando così di rimanere al buio con l’approssimarsi del tramonto: ciò infatti potrebbe causare un’immediata perdita dell’orientamento con conseguenti errori di valutazione sul sentiero del ritorno;
- attrezzarsi con un abbigliamento adatto all’ambiente che si intende visitare, portando con sé tutto ciò che si ritiene necessario: è bene indossare più capi sovrapposti, i quali poi saranno impiegati a seconda delle condizioni meteo che si troveranno in altura e ricordandosi inoltre di indossare calzature comode che proteggano piedi e caviglie dalle sconnessioni sui sentieri impervi. Può, in questi casi, avere un’importanza fondamentale un giubbotto ad alta visibilità o con catarifrangenti in modo da essere individuabili nel più breve tempo possibile in caso di richiesta di soccorsi;
- portare con sé un kit di emergenza, costituito da una cassetta di pronto soccorso, torce, un fischietto, corde, accendini, acqua e cibo nonchè dispositivi - smartphone o altri dispositivi elettronici in grado di poter segnalare la posizione GPS utile alla localizzazione in caso di smarrimento.

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