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Corpi nel burrone a Mesoraca, tempi lunghi per risalire all'identità delle due vittime

Ci vorrà ancora del tempo (forse una decina di giorni) perché venga disposta ed effettuata l’autopsia sui due corpi recuperati l’altro ieri mattina in un burrone, in località Scala, nelle campagne di Mesoraca.

Tutto, comunque, fa ritenere che i due cadaveri in avanzato stato di decomposizione siano di Salvatore Manfreda, 35enne, e del padre Rosario, detto Lillino, di 68 anni.

Da un sommario esame del primo cadavere - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - , il medico legale ha stabilito che l’età di quella persona potesse essere tra i 30 ed i 40 anni. A questo punto, si sono potute fare alcune ipotesi: quel corpo poteva essere quello di Salvatore Manfreda, che aveva 35 anni, e l’altro, quello rinvenuto nel sacco, il corpo del padre Rosario.

I due allevatori, residenti a Foresta di Petilia Policastro, erano scomparsi il 21 aprile scorso, nel giorno di Pasqua. Il primo luglio scorso era stato firmato l’ordine di fermo per tre persone, Pietro Lavigna (50 anni), Salvatore Emanuel Buonvicino (20 anni), mentre Pasquale Buonvicino, 52 anni, padre di Salvatore Emanuel, è tuttora ricercato. Tutti e tre sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere.

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