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Catanzaro, la struttura di Alli in affanno: tre guasti mettono fuori uso l'impianto

Discarica di Alli

Tre guasti in tre giorni e una parte dell'impianto rimasto fuori uso per diverso tempo. È questa la cronaca di settimane di passione all'interno dell'area di stoccaggio dei rifiuti di località Alli, a Catanzaro. L'eccessivo sovraccarico della struttura di trattamento delle frazioni differenziate che qui convergono ormai da tutta la provincia e oltre, potrebbe essere all'origine dei guasti che si sono registrati sulla linea di lavorazione della frazione organica mandandola in tilt per diversi giorni.

Nonostante la misura restrittiva emanata dal presidente dell'Ato, Sergio Abramo, che accorda priorità allo scarico dei mezzi cittadini rispetto a quelli provenienti dalla provincia e da altre aree della regione, l'impianto sta continuando ad accogliere ancora oggi i rifiuti prodotti a Vibo Valentia e a Reggio Calabria, che giungono sui camion incolonnati sulla strada d'accesso già alle prime ore dell'alba carichi di organico declassato. Qui il materiale viene sottoposto a trattamento prima di essere conferito in discarica sotto forma di scarto di lavorazione, circostanza che impone un doppio onere quindi per l'impianto di Alli costretto a farsi carico del trattamento delle frazioni differenziate prodotte in altre province oltre che a trasportarle nell'unica discarica ancora attiva in Calabria, quella crotonese, ormai al limite della saturazione e che già da diverso tempo ha adottato una politica di contingentamento dei carichi in ingresso.

Proprio in ragione di ciò si continuano a registrare ritardi nel conferimento dei rifiuti in impianto, soprattutto dei mezzi provenienti dal comprensorio catanzarese. I camion appartenenti ai comuni della fascia ionica, in particolare, sono costretti a stazionare per diverse ore sotto il sole cocente in attesa di ottenere il via libera all'ingresso, che spesso avviene anche a distanza di giorni producendo a cascata ritardi nella raccolta dei rifiuti per le strade cittadine.

Nonostante le note criticità, da lunedì però sarà avviato all'interno dell'impianto un nuovo servizio che consentirà di abbattere di almeno il 50% i costi per il trattamento della frazione organica che la città di Catanzaro ha conferito finora nell'impianto rendese gestito dalla società Calabra Maceri. L'amministrazione comunale ha, infatti, concluso le trattative per l'utilizzo a noleggio di un'attrezzatura che consentirà di effettuare la lavorazione della frazione organica a costi decisamente più contenuti rispetto a quelli sborsati finora.

Risale, infatti, a poco più di qualche settimana fa il tira e molla ingaggiato dall'ufficio Ambiente di Palazzo De Nobili con la società cosentina che pretendeva di ottenere un ritocco sulla tariffa, dopo la rimodulazione strappata da Sovreco per il conferimento degli scarti in discarica. Adeguamento che aveva alla fine ottenuto al prezzo di 150 euro a tonnellata, ma che adesso potrà essere abbattuta fino a 70 euro grazie al noleggio della nuova apparecchiatura, già consegnata e installata all'interno dell'impianto di trattamento dei rifiuti. La frazione umida sarà trattata, infatti, assieme agli stralci di potatura e agli scarti di vegetazione prodotti dalla società che gestisce il servizio di cura delle aree verdi in città. I due materiali saranno trattati e stabilizzati così direttamente in impianto almeno fino al 30 di settembre, scadenza contemplata dal contratto che regolamenta l'uso in affitto del macchinario.

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