È una storia destinata a ripetersi ma quest'anno con un'aggravante. La corsa a riempire tutte le postazioni sanitarie vacanti avviata dalla struttura commissariale nei giorni precedenti alla formalizzazione del blocco delle assunzioni ha, infatti, determinato non pochi scompensi all'interno delle aziende del servizio sanitario a Catanzaro.
Convocazioni e assunzioni lampo, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, trasferimenti estemporanei di camici bianchi che nel tentativo di coprire i vuoti d'organico di un presidio sanitario, hanno però finito per lasciare sguarniti i reparti di un altro.
È accaduto all'unità operativa complessa di Oncologia Medica del policlinico universitario che ha assistito inerme all'“emigrazione” di ben tre medici assunti in altri ospedali ed è accaduto anche al pronto soccorso dell'azienda Pugliese-Ciaccio che nel giro di qualche giorno si è visto privare di un contingente del già esiguo personale medico e per di più alle soglie dell'estate.
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