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Rifiuti a Catanzaro, i Comuni accettano i rincari ma preparano lo scontro con la Regione

Comune di Catanzaro

Incassato il “niet” della Regione ad accollarsi le spese derivanti dall'aumento tariffario per il conferimento dei rifiuti in discarica e con le mani strette nella morsa di un'imminente emergenza, l'assemblea dei sindaci del catanzarese ha ieri approvato a maggioranza la delibera che da settimane infiamma gli animi degli amministratori dell'intera provincia.

Il rincaro dei costi, richiesto dalla società che gestisce l'unica discarica ancora in attiva in Calabria, dovrà adesso trovare un'adeguata copertura nei bilanci comunali producendo a cascata l'aumento della tariffa della Tari pari circa a 7 euro ad abitante. Una decisione assunta obtorto collo senza, tuttavia, sotterrare l'ascia di guerra nei confronti della Regione accusata di mancata programmazione e di aver consegnato in mano agli Ambiti territoriali ottimali un sistema «monco», privo di discariche pubbliche in cui conferire gli scarti di lavorazione.

Da qui le clausole e i distinguo che l'assemblea ha chiesto di inserire nel documento approvato a maggioranza con il voto favorevole di 27 sindaci e l'unico contrario del primo cittadino del Comune di Marcellinara, Vittorio Scerbo.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola. 

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