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'Ndrangheta, parla il pentito: così il clan dei gaglianesi conquistò Catanzaro

La lotta per il controllo degli affari in città, le estorsioni sui lavori pubblici, una partita di droga mai pagata e un omicidio eccellente. Sono gli elementi che compongono il “romanzo criminale” di Catanzaro, la genesi della prima locale di 'ndrangheta nel capoluogo calabrese.

A riportare le lancette indietro di oltre 30 anni è Tommaso Mazza, prima al vertice del clan dei Gaglianesi e dal 1994 collaboratore di giustizia dopo essere stato arrestato nell'operazione “Falco-Ghibli”.

Il 20 novembre scorso il pentito è tornato davanti ai magistrati della Dda per raccontare dei rapporti e degli affari illeciti del clan Mannolo.

Le sue dichiarazioni sono confluite nell'operazione Malapianta, che mercoledì ha portato al fermo di 35 persone.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.

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