Il governatore della Calabria Mario Oliverio e l'ex consigliere regionale del Pd Nicola Adamo sono promotori di un'associazione per delinquere finalizzata a "commettere una serie di delitti contro la Pa". É quanto si legge nell'avviso di conclusione indagini dell'inchiesta che vede Oliverio e Adamo, insieme ad altre 17 persone, indagati della Procura di Catanzaro in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d'asta e corruzione. L'inchiesta riguarda la metropolitana leggera e il nuovo ospedale di Cosenza. Oliverio è ritenuto "il referente politico-istituzionale degli associati, nonché degli amministratori pubblici e degli imprenditori in ordine agli sviluppi delle procedure di gara pubbliche bandite dalla Regione e di interesse dell'associazione, nonché alle vicende politiche ed istituzionali correlate alle stesse". "Mi è stato notificato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro un avviso di conclusione di indagini preliminari. Dopo un'approfondita lettura, devo constatare che mi sono state contestate, come ipotesi di reato, fattispecie che, a mio avviso, attengono alla normale vita politico-amministrativa dell'Ente!". E' la replica di Mario Oliverio. "Mi si contestano scelte politiche e/o tecniche - aggiunge - cui si 'abbinano' ipotesi di reato, alcune (vedi gara di appalto metropolitana di Cosenza) operate nel 2014, cioè precedentemente al mio insediamento alla guida della Regione, mentre per altre, come la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, è stato prodotto, come è noto, il solo studio di fattibilità, tra l'altro da parte dell'Azienda Ospedaliera. Sono quanto mai certo che, anche in questa occasione, nessun Giudice condividerà una simile impostazione accusatoria, che intravede sospetti di reato in normali condotte di natura politica, nel senso aristotelico del termine".