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Inchiesta sul clan dei Piscopisani, il Tribunale di Catanzaro scarcera uno degli arrestati

Il tribunale della Libertà di Catanzaro ha scarcerato, annullando l’ordinanza del Gip, il 40enne Sacha Fortuna, arrestato a inizio aprile nell’ambito di un’indagine della Questura di Vibo Valentia e dello Sco sulla cosca dei 'Piscopisani'.

Fortuna, difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni che ha discusso il ricorso il 2 maggio, risponde di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, alcuni episodi di spaccio e di un episodio in cui avrebbe fatto esplodere una palazzina.

Dal carcere di massima sicurezza di Melfi, ora Fortuna, fratello di Davide Fortuna, ucciso nel 2012 sulla spiaggia di Vibo Marina, è libero ed è tornato a casa. In passato aveva gestito un bar nel Bolognese.

«Esprimo soddisfazione - commenta l’avvocato Bordoni - perché il tribunale ha esaminato con grande scrupolo tutti i documenti che davano atto di una sua lontananza siderale da quei contesti».

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