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Impianti pubblicitari a Vibo, il Comune deciso a rimuoverli

La sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato abusivi gli impianti pubblicitari di tre società (la Technofoto New 2000-Ige di Francesco Maduli, Pubbliemme Srl e Affitalia Outdoor srl), dando ragione al Comune di Vibo Valentia, rischia di trasformarsi in una patata bollente per il commissario prefettizio del Comune Giuseppe Guetta. Il massimo rappresentante dell'Ente ieri non ha inteso rilasciare alcuna dichiarazione. «Lo vieta la normativa in questo periodo». Ma è stato fatto intendere che palazzo “Luigi Razza” darà seguito alla sentenza emessa dal massimo organo della giustizia amministrativa.

La questione, peraltro, aveva alimentato anche le prime battute del confronto tra i candidati a sindaco, nella fase preliminare della campagna elettorale avviata qualche giorno addietro con la presentazione delle liste. Stefano Luciano, infatti, si era scagliato contro la sua competitor Maria Limardo dopo che quest'ultima aveva effettuato la sua campagna pubblicitaria su uno degli impianti ritenuti difformi dalla legge, quello situato in località Madonnella.

La sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto l'appello presentato dalle società interessate, ha ribadito che in questa materia non può valere la regola del silenzio-assenso. Gli impianti sono stati installati in violazione del codice della strada e del nuovo regolamento comunale, quello risalente al 2014.

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