Uno dei primi problemi che si troverà ad affrontare la commissione straordinaria dell'Azienda sanitaria provinciale, che nei giorni scorsi ha subito il provvedimento di scioglimento degli organi per infiltrazioni mafiose, è quello delle liste d'attesa.
Sono ancora troppi i nei e le ombre nella provincia di Reggio Calabria e, dopo che il Governo nei giorni scorsi ha approvato le linee guida per ridurre l'attesa delle prestazioni ambulatoriali, arriva la certificazione da parte della stessa Asp che le misure adottate nel corso degli anni non sono bastate. Lo riporta la stessa Azienda che attesta: «Pur rimanendo il tempo medio vicino agli standard nazionali, è evidente una abnorme divaricazione tra tempo minimo e massimo, soprattutto per alcune prestazioni. Appare quindi carente l'implementazione dell'uso sistematico delle classi di priorità».
I dati parlano chiaro, ci sono attese ancora troppo lunghe: per un test cardiovascolare da sforzo il tempo medio è di 223 giorni, per fare una radiografia al gomito quasi un anno, per effettuare una biopsia della tiroide il tempo medio di attesa è di 163 giorni, l'asportazione radicale di lesione della cute può avere un tempo di attesa per la visita ambulatoriale di 159. Avere un'unghia da rimuovere? Il tempo minimo di attesa è di cinque mesi.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia