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L'ombra dei clan sugli appalti, blitz antimafia nel cantiere del nuovo ospedale di Vibo

Blitz sul cantiere lungo l'ex Strada statale 606 dove dovrà sorgere il nuovo ospedale di Vibo Valentia questa mattina da parte di carabinieri e guardia di finanza. Un'opera attesa da oltre due lustri sulla quale si sono abbattute inchieste e vicissitudini che hanno bloccato l'avvio dei lavori per cui nel 2004 era stata anche posizionata una prima pietra a cui non seguì più nulla.

Un "caso" sul quale continua a restare alta l'attenzione della prefettura - dove da mesi è stato istituito un tavolo permanente - e proprio il prefetto Giuseppe Gualtieri ha predisposto una serie di controlli antimafia, che fanno seguito anche al protocollo siglato nell'Ufficio territoriale del Governo.

In particolare, questa mattina un blitz è stato effettuato nell'area dove sono stati avviati i lavori delle opere complementari - l'area consegnata lo scorso 9 maggio - e i militari hanno svolto una serie di accertamenti per verificare la regolarità dei contratti che per la sicurezza dei lavoratori. Sotto la lente, dunque, anche le ditte che si occupano della costruzione delle strade di accesso e delle opere di messa in sicurezza in agenda.

Allo stesso tempo, controlli hanno anche interessato gli uffici dell'Azienda sanitaria per acquisire ulteriore documentazione. L'obiettivo, dunque, è non consentire alla criminalità organizzata di mettere le mani o provare ad "avvicinarsi" a quello che rappresenta il più grosso appalto programmato in provincia - un'opera pubblica con un contratto da 143 milioni - e che è l'unica strada per restituire il diritto alla sanità al Vibonese.

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