L'indagine sul maresciallo dei carabinieri forestali Carmine Greco accusato di essere vicino a imprenditori in odor di mafia potrebbe finire a Salerno. Lo deciderà il prossimo 14 marzo il gup di Catanzaro Pietro Carè.
Nell'udienza di ieri infatti la difesa del sottoufficiale dell'Arma, assistito dagli avvocati Franco Sammarco e Antonio Quintieri, ha eccepito la competenza territoriale del tribunale catanzarese.
È accaduto infatti che nei giorni scorsi la procura di Salerno ha notificato una richiesta di incidente probatorio per Greco a cui i magistrati campani contestano le ipotesi di falso, rifiuto d'atti d'ufficio e abuso d'ufficio. Con lui però risulta indagato anche un magistrato che opera nel distretto di Catanzaro.
Da comandante della stazione di Cava di Melis, a Longobucco avrebbe consentito alle aziende «in maniera perdurante e sistematica» di svolgere la loro attività senza verifica delle autorizzazioni. Addirittura, in caso di controlli imminenti, si sarebbe preoccupato di informare gli imprenditori.
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