Spopolamento dei paesi interni, ritardi nei pagamenti dei farmaci e varie difficoltà. Il mondo farmaceutico nell'ultimo decennio ha perso la solidità del passato e, per quanto ipotizzabile, andrà sempre peggio. Nell'area metropolitana reggina rischiano infatti di chiudere molte farmacie: le più colpite sono quelle rurali, presenti nei centri di piccole dimensioni.
Dopo l'allarme del rappresentante nazionale del Sunifar (Sindacato delle farmacie rurali), illustra la difficile situazione il dottor Giuseppe Afflitto che a Reggio guida il sindacato di categoria: «La farmacia rurale sussidiata o disagiata è come una bella donna che tutti vogliono e nessuno vuole sposare; è un fiore all'occhiello da esibire, ogni qualvolta si parli di farmacie, ma che sta appassendo perché nessuno, dai politici ai rappresentanti di categoria, sembra particolarmente impegnato su questa specifica problematica. Farmacia rurale tanto amata quanto dimenticata, che costituisce l'avamposto del sistema farmaceutico e consente H24, indipendentemente da orari , leggi, l'accesso ai farmaci e quindi l'assistenza a tanti cittadini. Il farmacista è un vero presidio sul territorio, ha un contatto diretto con il cittadino, un rapporto di fiducia e amicizia».
Secondo le stime, gran parte di questa tipologia di farmacie è in difficoltà e rischia nel medio-lungo termine di chiudere. In Calabria ci sono 472 farmacie e 100 circa nell'area metropolitana di Reggio. Non tutte sono in crisi ma molte sono a rischio, soprattutto quelle nei piccolissimi comuni.
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