Voto delle primarie del Partito democratico autorizzato ai soli tesserati del circolo. Ieri mattina a Centrache si è sfiorato lo scontro tra tesserati e simpatizzanti per via del fatto che la segretaria del circolo del Pd Lucia Minerva, aveva autorizzato il voto anche a residenti dei comuni di Cenadi, Olivadi e San Vito sullo Jonio.
La stessa, a quanto pare, è stata addirittura minacciata dalla chiamata dei Carabinieri se era prevista la partecipazione al voto di non residenti del piccolo centro delle Preserre del catanzarese. Solamente nella tarda mattinata il segretario provinciale del Pd Gianluca Cuda, tra l’incredulità generale di quanti erano in attesa di votare ha diramato un comunicato che ha innescato la protesta degli iscritti al circolo e della stessa Lucia Minerva che aveva autorizzato il voto all’apertura del seggio. Per la segretaria provinciale del Pd catanzarese “non sarebbe stato autorizzato da parte della commissione provinciale del congresso nazionale eventuali accorpamenti di paesi limitrofi alle operazioni di voto”.
Insomma secondo Gianluca Cuda da fuori circolo non si poteva votare, secondo le indicazioni della commissione. Identico più o meno il discorso ad Argusto piccolo centro alle porte di Chiaravalle Centrale, dove solamente nella tarda mattinata è pervenuto il messaggio della segreteria. Per Lucia Minerva segretaria del circolo del Pd e consigliere comunale di minoranza si tratta di un vera e propria limitazione della democrazia, quando è previsto che possono votare tutti i cittadini iscritti alle liste elettorali, elettori da fuori sede e addirittura giovani tra i 16 e i 18 anni.
"A livello nazionale – ha ribadito Lucia Minerva – la possibilità al voto è estesa a tutti, anche ai simpatizzanti. A livello provinciale hanno limitato il tutto, facendo votare solo i tesserati del proprio circolo fornendo, addirittura, un numero limitato di schede".
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