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Falso e peculato, chiesto rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Monasterace

Il tribunale di Locri

Il rinvio a giudizio dell’ex ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta, è stato chiesto, nella sua qualità di ex sindaco di Monasterace, dalla Procura di Locri. La richiesta riguarda complessivamente 13 persone, accusate, a vario titolo, di falso, occultamento di documenti, peculato e distrazione di risorse.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Ezio Arcadi, nella quale figurano pure tecnici, dirigenti comunali e regionali ed imprenditori, riguarda un finanziamento regionale destinato all’ottimizzazione del sistema fognario di Monasterace tramite il depuratore consortile di Camini. Gli indagati dovranno comparire dinnanzi al gup di Locri il 21 febbraio prossimo.

Per la Procura di Locri sarebbe stato speso circa un milione di euro senza che «nessun risultato sia stato conseguito per l'interesse pubblico. Tant'è che ancora oggi Monasterace Superiore sversa per intero i liquami ubicati in pozzi al di sotto del ponte che attraversa la fiumara Assi» e «la condotta di collegamento tra la frazione Campomarzo e Monasterace Centro è seriamente danneggiata all’altezza della fiumara Assi». Altro contesto simile quello a Monasterace Centro che «continua a smistare i liquami nel vetusto depuratore ubicato in contrada Lambrosi. Una parte di questi - scrive il pm - viene sversata in una stradina interpoderale da dove poi finisce nella fiumara Stilaro».

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