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Università della Calabria, protocollo anti 'ndrangheta per proteggere gli appalti dalle infiltrazioni mafiose

Un argine alle infiltrazioni mafiose. Eretto per impedire alla ’ndrangheta, alle imprese funzionali agli interessi dei clan, ai faccendieri che ne promuovono gli affari, agli esponenti politico-istituzionali che ne favoriscono lo sviluppo, di mettere il naso nelle opere da realizzare all’interno del campus di Arcavacata.

L'Università della Calabria è la più grande “industria” dei saperi dell’area settentrionale della regione e una istituzione accademica in costante espansione non solo culturale ma pure urbanistico. Dunque, uno spazio appetibile, una possibile terra di conquista e di colonizzazione per boss e picciotti desiderosi di drenare risorse pubbliche.

È per questo che l’ateneo e la Prefettura di Cosenza hanno da tempo siglato un protocollo di legalità con il fine di tenere al riparo dalle ingerenze mafiose tutti gli appalti. Un approfondimento sulla Gazzetta del Sud domani in edicola.

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