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Appalti in Calabria, nuova indagine su Oliverio: l’accusa è di corruzione

L'arrivo di Oliverio in tribunale

La Procura di Catanzaro ha notificato un nuovo avviso di garanzia al governatore calabrese Mario Oliverio nell'ambito dell'inchiesta "Lande desolate".

L'ipotesi di reato cointestata è quella di corruzione.

Proprio nella giornata di oggi il presidente della giunta regionale si è recato a Palazzo di Giustizia per assistere all'udienza del Riesame chiamato a decidere sulla richiesta di revoca dell'obbligo di dimora comminatogli nell'ambito della stessa inchiesta.

L'indagine riguarda la realizzazione di alcuni lavori pubblici nel Cosentino e ha portato all'arresto di alcuni tra dirigenti della Regione e imprenditori incaricati di portare a termine i lavori.

L'inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato all'emissione dell'avviso di garanzia a carico di Oliverio riguarda, in particolare, gli appalti per la realizzazione della sciovia di Lorica e dell'aviosuperficie di Scalea, appalti affidati entrambi all'impresa di costruzioni "Barbieri srl".

Il titolare della stessa impresa, Giorgio Ottavio Barbieri, era stato arrestato nella stessa data del 17 dicembre scorso. Barbieri è ritenuto vicino alla cosca di 'ndrangheta dei Muto di Cetraro. Gli arresti domiciliari, nell'ambito della stessa inchiesta, erano stati disposti nei confronti del dirigente del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria, Luigi Zinno, mentre per un'altra dirigente regionale, Paola Rizzo, responsabile del Settore di coordinamento e sorveglianza Por Fesr, era stata sospesa. Complessivamente gli indagati nell'inchiesta sono 16.

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