Lsu e Lpu calabresi, arriva la vicinanza e la solidarietà del Vescovo della Diocesi di Cassano, monsignor Francesco Savino. L'alto presule della Chiesa cassanese sta seguendo passo passo la "lotta" dei precari, che dopo oltre 20 anni, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.
Non è escluso che don Ciccio la settimana prossima, limitatamente agli impegni ecclesiali per la vicinanza del Santo Natale, accompagnerà i lavoratori a Roma, per manifestare al loro fianco. Una presa di posizione importante quella di Monsignor Savino che sta pregando per tanti papà e tante mamme, e per le loro rispettive famiglie e figli, che senza un provvedimento da parte del Governo centrale, dal prossimo mese di gennaio, sarebbero disoccupati.
Una situazione che il Vescovo "scongiura", anche perché si tratta di uomini e donne, ormai sopra i 50anni che hanno figli da crescere e mantenere, e senza stipendio sarebbe un dramma sociale. Don Ciccio è al loro fianco, con la preghiera e, se necessario, anche con la presenza, per difendere chi sta lottando da giorni, per il proprio presente ed il futuro.
Dunque, in attesa di buone nuove da Roma, per gli ex lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, arriva, in tempo di Natale, la benedizione vescovile e il pieno appoggio del Vescovo fatto Popolo, la cui azione, sin da quand' era parroco, è sempre stata diretta alla difesa degli umili, degli ultimi e degli onesti.
Don Ciccio, come ha sempre fatto, si spenderà in prima persona, mettendoci la faccia, anche in quest'occasione, per dar voce a tante famiglie, che stanno combattendo con civiltà, per i loro diritti, maturati in un ventennio, con fatica e sudori.
A confermare l'impegno del Vescovo è stato il sindaco di Amendolara Salvatore Antonio Ciminelli con cui si è intrattenuto telefonicamente, durante la manifestazione di ieri a Cosenza. Monsignor Savino, ha mostrato indiscussa vicinanza ai lavoratori- ha detto l' avvocato sindaco- rispondendo presente al mio invito a partecipare alla manifestazione nella Capitale.
Intanto si alza il tono della protesta anche ad Oriolo. Da questa mattina alle 6 nella Sala Consiliare i 47 lavoratori del piccolo comune dell’entroterra jonico sono riuniti in assemblea permanente con il pieno sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Bonamassa.
Lo stesso primo cittadino assieme al vicesindaco Vincenzo Diego si sono intrattenuti con i lavoratori che hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Con loro, all’interno del municipio, anche le famiglie e alcuni bambini.
Il Comune di Oriolo da stamattina ha tutti i servizi interrotti: dal trasporto scolastico, alla mensa per gli studenti sino alla raccolta differenziata. Bloccati anche il servizio idrico, la manutenzione dell’illuminazione pubblica e tutti gli altri. Il paese è paralizzato e la preoccupazione dei lavoratori asserragliati all’interno del Comune è palpabile.
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